La regina della pasticceria siciliana
La cassata, insieme ai cannoli, è il dolce più conosciuto della pasticceria siciliana. E’ un dolce di origini arabe, l’etimologia del termine indica "qas’at" che significa recipiente (il recipiente nel quale veniva lavorato il formaggio). In Sicilia questo dolce fu perfezionato nei conventi, e può essere più o meno decorato a seconda della zona, fino a giungere alle forti decorazioni barocche tipiche delle cassate delle pasticcerie palermitane. Originariamente era un dolce tipico pasquale, ma oggi è il dolce delle feste.
A Napoli la cassata è molto apprezzata sulle tavole natalizie, essa è quanto più si avvicina ai "Raffiuoli", dolci di forma ovale, tipici natalizi.
I Raffiuoli, possono essere semplici (pan di Spagna e glassa bianca) oppure Raffiuoli a cassata (pan di Spagna ricoperti farcito con uno strato di crema di ricotta e cioccolato, decorati con una striscia di marzapane verde o una striscia di arancia candita, ricoperti infine con glassa di zucchero a caldo).
I Raffiuoli, possono essere semplici (pan di Spagna e glassa bianca) oppure Raffiuoli a cassata (pan di Spagna ricoperti farcito con uno strato di crema di ricotta e cioccolato, decorati con una striscia di marzapane verde o una striscia di arancia candita, ricoperti infine con glassa di zucchero a caldo).
Io preparo la cassata dal 2008, solo in occasione delle festività natalizie, e visto l’impegno e lo spazio organizzativo occorrente per questa preparazione trovo sempre piacevole farne qualcuna in più da regalare, in quanto sarebbe davvero un peccato farne soltanto una! A questo proposito mi soffermo sull'impossibilità in fase di decorazione a farne due identiche per l'estro creativo che è in noi. E' difficile controllare la voglia di creatività che si impone in questa fase più divertente della lavorazione.
Le dosi qui fornite sono comunque per una sola cassata, poi ognuno potrà aumentarle in proporzione se decidesse di produrne di più.
Ingredienti per una cassata da cm 26 Ø:
Pan di Spagna [1];
per il ripieno:
1,200 kg di ricotta di capra o pecora (sostituibile con ricotta di bufala o ricotta piemontese);
300 gr. di zucchero a velo (la dose di zucchero si può leggermente aumentare secondo preferenza);
150 gr. di cioccolato fondente a gocce (o intero e tagliato a pezzetti);
per la decorazione:
200-250 gr. di pasta di mandorle (o marzapane) verde [2] (reperibile già pronta nei negozi di forniture per pasticceri) + zucchero a velo q.b. per il piano di lavoro;
Glassa di zucchero a freddo preparata con 200-300 gr. di zucchero a velo-1-2 cucchiai di acqua minerale naturale-1 cucchiaino di aroma: acqua di fior d’arancio (o vaniglia liquida, o millefiori);
ciliegie e frutta candita intera;
Foderare uno stampo di cm 26 Ø con pellicola trasparente. Tagliare a fette il pan di Spagna (non in senso orizzontale come si fa generalmente quando si farcisce quale torta). Foderare il bordo interno dello stampo con tanti pezzetti regolari di pan di Spagna tagliati di misura uguale all’altezza dello stampo. Foderare poi completamente anche il fondo, con un disco intero oppure con fette più lunghe di pan di Spagna, fino a coprire interamente il diametro dello stampo. Preparare il ripieno mescolando la ricotta con lo zucchero a velo e le gocce di cioccolato fondente. Amalgamare alla perfezione la crema di ricotta in modo che non presenti grumi e appaia liscia e setosa. Riempire con la crema di ricotta il fondo del dolce. Coprire con piccoli ritagli del pan di Spagna, anche se sbriciolati va bene (non preoccuparsi se resta qualche spazio vuoto perché questa la parte superiore sarà poi capovolta e costituirà il fondo del dolce finito).
Coprire con pellicola trasparente e riporre in frigo per minimo 3ore a 24 circa.
Per la decorazione lavorare la pasta di mandorle su un piano di lavoro spolverizzato con zucchero a velo (serve a non far attaccare la striscia di marzapane) lavorare la pasta di mandorle fra le mani formando un cilindro (tipo un salsiciotto) e, con l’aiuto di un matterello, stendere formando una striscia la cui larghezza dovrà corrispondere all’altezza del bordo del dolce, la lunghezza dovrà coprirne invece il diametro (potrebbe essere necessario rifare il tentativo semplicemente richiudendo la striscia di pasta di mandorla se malriuscita e rifacendo il tutto fino a ottenere la striscia perfetta, l’importante è non disperare le prime volte perché acquisita le tecnica tutto risulterà semplice). Rovesciare il dolce su un vassoio da portata e togliere la pellicola trasparente. Foderare il bordo con la striscia verde di pasta di mandorla. Preparare la glassa di zucchero a freddo, per la decorazione della superficie del dolce, mescolando lo zucchero a velo con l’acqua e l’aroma (aggiungere piccole quantità per volta per evitare che la glassa risulti troppo liquida, in questo caso sarebbe necessario correggere aggiungendo altro zucchero a velo). La consistenza dovrà essere densa e fluida al punto giusto affinché possa essere stesa con facilità senza però colare (una glassa troppo densa non si stenderebbe in modo omogeneo e rovinerebbe la decorazione, ma troppo fluida colerebbe rovinando il bordo). Stendere la glassa con una spatola sulla superficie del dolce e decorare con frutta candita secondo la propria fantasia. Eventuali piccole colature sul disco di pasta verde possono essere rimosse tamponando con delicatezza con l’aiuto di un tovagliolo leggermente umido. Conservare in frigo.
BUON ASSAGGIO DALLA FATTORIADI ASSUNTA
Nella cassata appena mostrata ho provato un'altra versione di questo dolce: Ho formato il bordo esterno, foderando lo stampo con pezzi alterni di pan di Spagna e pasta verde, decorando poi con la sola glassa di zucchero lasciata colare e stesa con la spatola intorno al bordo in un solo strato per ottenere l'effetto trasparenza. Per la superficie invece qualche strato in più di glassa per l'effetto opaco.
Per quest'ultima cassata ho utilizzato del marzapane bianco, per la striscia decorativa, aromatizzato con due cucchiaini di pasta di pistacchio, ho poi preparato la glassa di zucchero con zucchero a velo, acqua e pasta di pistacchio. Ho così ottenuto una cassata di un bel colore verde chiaro profumata al pistacchio.
[1] p.s. ecco i link di ricette di Pan di Spagna sul blog
http://lafattoriadiassunta.blogspot.it/2012/12/pan-di-spagna-classico.html
http://lafattoriadiassunta.blogspot.it/2012/12/pan-di-spagna-per-zuccotti-cassate-e.html
[2] in futuro posterò la ricetta per preparare il marzapane.
Nessun commento:
Posta un commento
Puoi registrarti per lasciare il tuo commento